Tuesday, October 27, 2009

Acqua purissima al villaggio !!!

E' passato un anno e finalmente abbiamo trovato la soluzione. Qualcuno si ricorderà che Il Lyon Club di Palma_Vesuvio est , attraverso la grande amicizia dell'avvocato Agostino Di Tuoro, aveva sovvenzionato un progetto per dare l'acqua potabile al villaggio di Togoville attraverso Mama Afriva onlus.
Lo scorso novembre , alla fine dei lavori costati 18.000 euro, la sgradita sorpresa di trovare delle tracce di sale nell'acqua che cosi non era un granchè potabile.
Da buon napoletano mi ero rifiutato di pagare l'ultima trance di 4000 euro perchè il contratto firmato dal sottoscritto e dalla società non era stato onorato.
Quasi un anno di stallo e adesso la soluzione.
Ho scartato l'idea di un dissalatore perchè costoso e soggetto a guastarsi continuamente.
L'idea è stata di un altro traforo a poca distanza , vicino ad un pozzo la cui acqua avevao fatto esaminare ed era purissima.
Contribuiro' in parte alle spese per il nuovo traforo e cosi il problema sarà risolto per sempre.
Questa opera umanitaria contribuirà enormemente a fare sparire malattie come dissenteria,amiebasi,vermi intestinali,diarrea e tifo.
Un grazie ancora a chi mi ha dato fiducia.

Monday, October 19, 2009

EL JABON CASERO

Ieri mattina è arrivata una suora francescana del vicino villaggio di Aniakopè con il suo furgoncino.Aveva da scaricare per la casa famiglia un po' di pacchi arrivati dalla Spagna che avevano deciso di condividere con noi.
Biscotti,cioccolata,farina di patate,vestiti, e due pacchi ben solidi su cui era scritto : Jabon casero.
Quel " casero " mi ha portato fuori strada.I due oggetti misteriosi avevano la strana forma di formaggio e l'interno era tra il colore pecorino-parmigiano.
Una parte l'abbiano ridotta a pezzetti da distribuire dopo il pranzo ed io ho voluto assaggiarne subito un minuscolo pezzetto.
Strano gusto, all'inizio sembrava piccantissimo,poi ha cominciato a bruciare bocca e lingua.Ho tentato di sputarlo subito e di bere molto : si trattava di sapone con altissima percentuale di soda.
Per fortuna è successo a me e non ad uno dei bambini.
Adesso mi ritrovo bocca e lingua con piaga e bruciore.Sto usando del paracetamolo per alleviare l'infiammazione.
Ecco quando si dice l'importanza di apprendere le lingue !!!
Ma quel " casero " là mi ricordava " cacio", " caseificio" e quella forma , e quel colore .
Mannaggia / o cane mozzica sempre o' stracciato !

Monday, October 12, 2009

Stanchezza e solitudine

E' raro che mi ritrovi a parlare di questo aspetto della permanenza qui nel villaggio di Togoville , ma è una costante che ho già sperimentato durante tutti i periodi (talvolta piu di 6 mesi) che sono restato qui .
L'ufiria dei successi ottenuti nella accoglimento dei bambini orfani,degli ammalati,dei poveri fa dimenticare questo aspetto ,talvolta intimistico,della stanchezza e della solitudine.
La prima ,oltre che dalla età che avanza è spesso generata dl clima ,dall'essere molto occupato e dalla " condivisione 3 della soferenza che mi circonda , nonchè ,credo,dai farmaci che mi ritrovo ad assumere soprattutto per problemi_ intestinali e allo stomaco.La profilassi antimalarica poi aggiunge un colpo forte al fegato che immagazzina per una settimana il farmaco.
Per la solitudine basta dire che sono due mesi che non vedo un bianco e non parlo l'italiano.
Talvolta manca proprio il contenuto ,lo spirito comunicativo per cui, anche se circondato da 35 bambini rumorosi,allegri,chiacchiericci ti senti solo....
Ma poi passa...!

Monday, October 05, 2009

Festa vodoo a Togoville

All'arrivo sono stato accolto con la noce di cocco (tagliata a metà) piena di solabi, una specie di grappa di quasi 100 gradi ; si accetta di bere come segno di amicizia.Le donne e gli uomino erano tutti vestiti di bienco;ho fatto il mio dono di 15 euro messi in una busta; mi accompagnavano Charles e Koffi ,due ragazzi della casa-famiglia, il primo già bravo nella fotografia , il secondo espertissimo nelle riprese video.
Sono rimasto un paio d'ore ma sempre con la paura di vomitare ,un fetore nauseabondo si è insinuato nelle narici,sul corpo, nei vestiti : avevano da poco sacrificato un toro (nero) e le interiora,la testa e le zampe erano state deposte con abbondante sangue davanti la statua del piccolo-dio.
Già in settimana ne avevano sacrificato un altro e la puzza orrenda proveniva proprio da quei resti che ormai erano putrefatti .
Ho anche messo sotto al naso e sui baffi un po' di spray antizanzare per attenuare l'orrido olezzo ma l'effetto è durato solo qualche minuto.
Questo aspetto sarà il ricordo piu' presente nella mia memoria che offuscherà le danze spettacolari e la musica ossessiva fatta solo di percusssioni di varie dimensione.
Le donne danzavano munite di fazzoletti ed asciugamani che spesso passavano sui volti dei maschi per detergere il sudore.
Per ore ed ore si va avanti cosi ritmando con le ascelle un gesto ripetitivo come se si volesse spiccare un volo da uccelli.....
E' evidente che canti,musiche e danze quasi ossessive portano qualcuno ad entrare in trance e a richiedere l'intervento del sorcier (stregone ) che li aiuta ad uscirne. Ma questo aspetto , ad un vecchio volpone come me, ha tanto ricordato i battenti a Madonna dell'Arco che in seguito ad autosuggestioni ( o gesti teatrali) danno luogo a svenimenti reali e spesso ...recitati.
Anch'io stavo per entrare in trance , ma sempre per quel puzzolente tanfo di carne ed ossa in decomposizione...
Con la scusa che dovevo tornare alla casa-famiglia per far mangiare i ragazzi son andato via alla chetichella...Mi sono messo per un'ora sotto la doccia con bagnoschiuma profumata , ma stamattina stomaco e narici erano ancora sotto shock....
Non credo di partecipare più a riti di questo tipo....

Thursday, October 01, 2009

Un volto senza nome

E' arrivata alle 6 del mattino con volto sofferente e strascicandosi su un corpo visibilmente provato.Avrà avuto i suoi 40 anni pur dimostrandone 60.
Aveva subito un'intervento al piede e gli hanno dovuto mettere un ferro;avrebbe dovuto dopo 5 anni fare un altro intervento per sostituirlo; ma di anni ne sono passati 11 perchè non aveva mezzi economici per recarsi in ospedale.Intanto il "ferro" si è arruginito con conseguenze pericolose per la vita stessa.
Ha messo in, vendita i "panni " di_ famiglia per racimolare qualcosa ma non ha trovato acquirenti.
Come se non bastasse , suo marito ha messo incinta la loro stessa figlia e poi con la ragazza incinta è scappato a Cotonou (Benin).
La donna piangeva disperata ed era evidente che il dolore fisico provocato dall'infezione al piede era insopportabile.
L'ho fatta aspettare per prendere le informazioni sul caso (molti qui raccontano storie false per riuscire a strappare un aiuto...).
Poi finalmente , dopo 11 anni , è partita diretta all'ospedale di Afagnan dove penseranno all'intervento.
Il suo pianto di gioia , le sue benedizioni non potro' dimenticarle e le estendo a tutti gli amici che dall'Italia mi danno una mano;