Wednesday, January 21, 2009

Il '' caso '' Aimè

Sentivo che poteva accadere...
Aimè ha 16 anni ed è da tre anni nella casa-famiglia.Vispo,intelligente ma senza alcuna voglia di studiare.E' stato uno dei due bocciati sui 37 accolti nella casa-famiglia.
Lo scorso anno aveva derubato la mamma di un suo compagno a casa sua.Una punizione e poi il perdono;alcuni mesi fa era toccato alla nostra cuoca essere derubata del so salario. Anche questa volte il ladro era stato lui.Sospensione per 2 mesi dalla casa-famiglia e perdono.
Stavolta credo abbia esagerato : approfittando di una mia distrazione è entrato in camera mia ed ha sottratto nel mobiletto circa 50 euro.
Grave, gravissimo.
E' stato sorpreso da un paio di compagni ma è riuscito a fuggire.
La mia reazione piu che di rabbia era di delusione. Avevo piu volte parlato con il ragazzo che fingeba pentimento .... e mi ha fregato.
Adesso tutti sostengono che il gesto sia stato ripetuto varie volte visto che possedeva ( nascosto) un telefonino e un credito superiore al mio.....
Chiaramente sarà espulso dalla casa-famiglia ma mi preoccupa la reazione degli altri ragazzi che sono alla sua ricerca da 6 giorni per regolare il probema.... secondo le usanze del posto.
PS : gradirei che nei commenti si evitassero falsi buonismi e piagnistei sociologici.

9 Comments:

Blogger giuseppe said...

Il blog non sarà diventato lo strumento interattivo che tu speravi ma da 15 giorni non arrivavano più messaggi e a me è mancato qualcosa...
Sul caso Aimè nessuna giustizia sommaria da parte dei ragazzi, è importante che capiscano che le regole non devono scaturire dalla rabbia o da qualunque sentimento ma vanno condivise e rispettate. Che almeno loro imparino qualcosa da questa storia.
Per Aimè nessuno sconto "buonista" ha sbagliato per l'ennesima volta e credo vada espulso, se più in la dovesse tornare lo si accoglierà tentando qualche forma di responsabilizzazione: il perdono è un valore da insegnare. Forse gli servirebbe un sostegno psicologico e molto dialogo. Non so se era questo che volevi ma è il mio modestissimo pensiero sull'argomento. In bocca al lupo.
Giuseppe

4:11 AM  
Anonymous Anonymous said...

Caspita, il fatto è grave; devo dire che non me l'aspettavo.
Alla casa famiglia ho trascorso 2 settimane e posso dire di conoscere, anche se non fino in fondo, in che condizioni debbano vivere i bambini togolesi e, ancor più, gli orfanelli. E'per questo che, nella maggior parte dei casi, certi loro comportamenti, pur se scorretti, andrebbero capiti.Aimè però ha già avuto non una, ma due possibilità e le sue colpe sono gravi: ci vuole una punizione esemplare, dispiace per il ragazzo ma l'educazione di tutti gli altri passa anche per prese di posizione di questo tipo.
A presto
Giampaolo

6:00 AM  
Anonymous Anonymous said...

IN QUESTO CASO HAI FATTO BENE , L' ESPULSIONE DAVVERO L'HA MERITATA , E' INAMMISSIBILE UNA COSA DEL GENERE ,PER ME FINO AD ADESSO SEI STATO FIN TROPPO BUONO CON LUI .IN QUANTO AL FALSO BUONISMO DEI NOSTRI COMMENTI IN GENERALE MI DISPIACE CHE TU LA PENSI COSI .......... SONO RIMASTA MALE.........

1:25 PM  
Anonymous Anonymous said...

enzo è stato perdonato 3 volte,secondo me piu che cacciarlo,lo farei studiare in casa famiglia ma senza i privilegi che godono gli altri(tipo nutella,giro in bicicletta).se lo cacci non lo tieni piu sott occhio e se ha preso questa mania non lo fermi piu.

9:29 AM  
Blogger melania said...

IN QUESTA SITUAZIONE DAVVERO è DIFFICILE PRENDERE DELLE DECISIONI E NON MI SENTO PROPRIO ADATTA A DARE CONSIGLI IN MERITO. PERCHè DI SICURO TRA LEGGERE L'ACCADUTO E VIVERLO DI PERSONA TROVANDOSI SUL POSTO C'è UNA BELLA DIFFERENZA. CERCO DI METTERMI NEI TUOI PANNI CARO ENZO E SICURAMENTE IL COMPORTAMENTO DI AIMè CHE SI è RIPETUTO GIA ALTRE VOLTE è MOLTO GRAVE E VANNO PRESI SERI PROVVEDIMENTI MA BISOGNA PENSARE BENE A TUTTO ALLE CONSEGUENZE ALLE REAZIONI DEGLI ALTRI QUINDI NIENTE VA SOTTOVALUTATO ED è IMPORTANTE ALDILà DELLA SCELTA DA PRENDERE PER AIMè RAGIONARE CON CALMA. INNANZITUTTO ASPETTIAMO PRIMA DI RITROVARLO SE RIENTRERà....
TI INVIO TANTA FORZA E TI SONO VICINA. SCUSAMI SE NON RIESCO AD AIUTARTI DI + MA MI TROVO IMPOTENTE AL MOMENTO. BACI

10:39 AM  
Anonymous Anonymous said...

Immagino che la situazione non sia delle più semplici...A volte è difficile dare consigli non vivendo alcune situazioni.Credo che Aimè abbia sbagliato ma sicuramente gli altri ragazzi non devono farsi giustizia da sè.L'episodio è grave ma non potrebbe essere punito in qualche altro modo??ad esempio potrebbe svolgere lavori più duri o non avere alcuni "privilegi" e "premi" come la nutella.Non si tratta di falso buonismo ma stiamo parlando di un ragazzo che non ha che la casa famiglia cacciarlo sinificherebbe nessun controllo o limte e la situazine potrebbe diventare più grave.

12:05 PM  
Anonymous Anonymous said...

Due millenni or sono un Uomo dal nome Gesù raccontò una parabola:
Matteo 18,12-14
Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli.

Caro Enzo, ferma subito i ragazzi che hanno deciso di regolare il problema.... secondo le usanze del posto. Tu sei papà Enzo per loro e da padre e madre devi agire. Essere genitori di ragazzi con problemi non è facile, ma non si risolvono i problemi eliminando la persona. Il mio consiglio, trovare il modo migliore per non perdere Aime, ma recuperarlo.

11:27 PM  
Anonymous Anonymous said...

Ho letto con attenzione tutti gli interventi e comunque la sensazione resta quella che temevo : la lontananza dei giudizi dalla realtà che ci si ritrova a vivere qui,in un villaggio dove una cultura ( o sottocultura) inserisce il furto e la menzogna come pratica di vita per difendersi e sopravvivere.
Pratico il perdono quotidianamente e la pecorella smarrita l'ho cercata piu volte.
Ma è come se dicesse : lasciami in pace.
Lo strumento della nutella e di altre punizioni farebbero ridere Aimè che davanti all'idea di rubare per comprarsi un telefonino o una bicicletta sorride in rapporto al cucchiaio di cioccolata non ricevuto.
Vi sembrerà crudele che un educatore possa affermare : vi è un tasso di tendenza alla criminalità nel soggetto.
Non posso cadere nel ridicolo come il boy scout che vuol costringere la vecchietta ad attraversare la strada per fare la buona azione.
Ormai i ragazzi e i miei collaboratori non lo accettano piu .E chi insiste nell'idea dell'assoluzione provi a mettersi nei panni dellla cuoca Adele,una ragazza madre,che è stata derubata del suo misero salario all'interno della casa-famiglia.

3:36 AM  
Blogger gennaro said...

Ciao Vincenzo,finalmente ho preso il coraggio di sctrivere su un blog non resistevo.
Il fatto è veramente gravissimo, secondo me andrebbe affrontato senza rancori e rabbia,lo sò è molto difficile ma bisognerebbe ragionare con mente fredda,per trovare la soluzione più giusta,che sia da esempio per gli altri e soprattutto per Aimè poichè io credo che tutti noi abbiamo le potenzialità per fare bene.
Questo non vuole essere buonismo ma solo riflessione.penso che questo che è accaduto sia una grande occasione per far crescere la casa famiglia quindi bisogna giocarsela bene riflettendo attentamente sulla soluzione da prendereper il bene di tutti.
un grande abbraccio
Gennaro

1:08 AM  

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