Friday, September 04, 2009

Notizie dalla casa-famiglia

Ringrazio Ida e Antonia per i loro interventi.
In realtà qui le cose non migliorano.La casa-famiglia è solo un'isola dove tutto sembra funzionare , ma la realtà esterna peggiora di mese in mese e la corruzione continua a fare da padrona.
Le strade sono un disastro .Percorribili a rischio della propria incolumità.
Ieri si è andati con l'auto a Lome ( 40 km percorribili in 2 ore e mezzo se tutta fila liscio).Al ritorno un fosso della strada dissestata ha bloccato l'auto. Abbiamo dovuto chiamare un grande camion che ha estratto la Nissan dal fosso.Ma l'intervento , tra la ricerca del camion e del cavo d'acciaio,ha richiesto 10 ore.
Cosi una piccola commissione che da noi si sbrigherebbe in 30 minuti ha richiesto 18 ore. Si è ritornati a casa alle 2 di notte , stanchi,affamati e incazzatissimi.
Non parliamo delle telecomunicazioni. Peggiorano sempre di più e se una società intende immettersi sul mercato deve fare i conti con il governo ( gestore dell'unica inefficiente e scassata linea ).Qualcuno ci ha provato ma immediatamente hanno imposto una tassa esorbitante per poter operare tanto da scoraggiore l'eventuale gestore concorrente che... si è ritirato.
Non inviate msn perchè non arrivano.
L'unico modo per comunicare reste l'email quando c'è corrente e connessione (che comunque è lentissima fino all'esasperazione).
Le poste ? Molto approssimate e i pacchi spesso sono allegeriti da...topi famelici che stazionano nei pochi uffici postali.
Restano un miraggio per la maggioranza l'elettricità,l'acqua potabile,l'accesso all'assistenza sanitaria,il diritto allo studio.

4 Comments:

Anonymous Ida said...

Bhè mi dispiace per tutto ciò che ho letto...la casa-famiglia è un'isola immersa in una giungla resa arida e invivibile dal governo che non vuole migliorare le cose.Mi chiedo il perchè anche se non riesco a darmi una risposta plausibile...Enzo spero tu abbia sempre la forza di vivere e affrontare una realtà così perchè sei un'ancora in cui tutti sanno di poter confidare...Aspettiamo tue notizie augurandoci che siano migliori...

7:04 AM  
Anonymous Antonia said...

Con immensa gioia leggo gli interventi delle,ormai, ex-alunne. Sarà proprio l'amore per i bimbi della casa famiglia di Togoville a tenerci in dialogo. Confermo che gli alunni del Liceo di Sant'
Anastasia sono eccezionali... nonostante tutte le difficoltà.
Davvero tante difficoltà anche a Togoville! Ma niente scoraggiamenti... un giorno mi auguro che l'uomo cambi e contribuisca a rendere la vita della gente d'Africa, e non solo, vivibile, più umana.
Caro Enzo e miei cari Tutti, oggi ho parlato di voi a un gruppo di insegnanti di una scuola di Pomigliano, ho presentato loro il progetto "m'ama africa", ho parlato di voi e dei giorni trascorsi insieme, tutto questo per avere anche la loro collaborazione per il sostentamento della casa-famiglia. Vedremo cosa ne verrà fuori, io ho fiducia.
Enzo, se hai conservato le ultime mail che hai sp edito, rispediscile. Ho perso tutti i dati sul mio vecchio pc. Mandami gli indirizzi di posta elettronica dei ragazzi, Koffi, Flavio ecc.
Buone cose a tutti e forza. Un bacio.
Maman Antonia

9:20 AM  
Anonymous Anonymous said...

Caro Enzo, leggi questo artiacolo.
Ciao, A.
Malaria, passo decisivo
nel 2012 pronto il vaccino
Ottimi risultati dai test sugli uomini effettuati dall'équipe di Joe Cohen. Infezione evitata nel 64% dei casi. Investiti 300 milioni di dollari
di ARNALDO D'AMICO

ROMA - Un vaccino contro la malaria che evita l'infezione nel 64% dei casi è un grande successo sociale, economico e scientifico. Significa ogni anno circa 300 milioni di malati in meno e un milione di morti in meno (perlopiù bambini) e un bel freno all'espansione della malattia dalle zone tropicali ad Europa e Stati Uniti. Un successo scientifico a cui si lavora da 30 anni. La sfida: riuscire a far produrre al sistema immunitario anticorpi che colpiscano il microrganismo in un punto vitale ed in tale quantità da distruggerlo in pochi minuti. È il breve tempo in cui il Plasmodio della malaria viaggia nel sangue, dal punto di inoculazione della zanzara sino alle cellule del fegato dove si moltiplica, al riparo dagli anticorpi. E poi nelle successive migrazioni, sempre di pochi minuti, dalle cellule del fegato ai globuli rossi, dove è di nuovo intoccabile.

Ci è riuscito Joe Cohen, 65 anni, ex ricercatore della New York University, ora capo della ricerca sui vaccini che sfidano malattie infettive imprendibili come malaria, tubercolosi e Aids, della Glaxo Smith Kline, azienda incaricata della "mission impossible" dalle forze armate statunitensi 30 anni fa. Erano gli anni del grande impegno militare nelle zone tropicali e la malaria era a volte più pericolosa della guerriglia.

"Abbiamo lavorato con il Walter Reed Army Institute of Research (WRAIR) americano sul vaccino antimalarico sin dai primi anni '80, investendoci 300 milioni di dollari. - spiega Cohen - Poco dopo l'inizio della collaborazione fu scoperto il gene del "nemico" strategico per la sua aggressione all'uomo. Produce la proteina della superficie del parassita della malaria che gli permette di trovare riparo nelle cellule del fegato. Poi riuscimmo a fondere questa proteina con quella del nostro vaccino contro l'Epatite B. La risultante particella RTS, S stimolava la produzione di anticorpi. Aggiungemmo dei "potenziatori" della reazione di difesa, o adiuvanti, sviluppati da noi, e la reazione immunitaria crebbe ulteriormente". Eppure realizzare un vaccino contro la malaria è compito molto difficile. Il parassita che la causa, svolge il suo ciclo vitale in parte fuori dell'uomo, nell'insetto vettore, e poi dentro le cellule del malato, dove non è colpito dagli anticorpi.

Ma la particella RTS, S ha dimostrato di riuscire a stimolare una produzione di anticorpi più che sufficiente a dare la protezione. Non è l'unico vaccino allo studio. "Vi sono circa altri 70 vaccini antimalarici in preparazione, ma il nostro - precisa Cohen - è 15 anni avanti a tutti". Ottimi i risultati della sperimentazione umana? "Iniziò su adulti sani negli Usa e Belgio. Dal 1998 in Africa su soggetti a rischio malaria, prima adulti e poi bambini per avere un vaccino somministrabile nell'infanzia dove la malaria fa 900.000 morti l'anno. Il vaccino ha dimostrato di ridurre del 64% il rischio di contagio, abbattendo drasticamente la mortalità. Per questo è iniziata a maggio 2009 la sperimentazione finale che porterà alla registrazione entro 3 anni, in accordo con l'Organizzazione Mondiale della Sanità".

5:55 AM  
Anonymous maria said...

FORZA E CORAGGIO PAPA' ENZO ... NON MOLLARE MAI.... NOI SAREMO SEMPRE CON TE....
PS:EPPURE DEVO RIUSCIRCI A VENIRE IN AFRICA COME VUOLE IL SOGNO DELLA PROF MASCARO.....UN ABBRACCIO AFFETTUOSISSIMO .....

10:46 AM  

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